Il mio motto

Ogni cosa ha il suo tempo.
Bisogna solo avere la pazienza e la forza di aspettare.

venerdì 2 ottobre 2020

Mini vacanza in Toscana: ultima tappa e la magia di Siena

Eccomi arrivata all’ultima tappa della mia splendida mini vacanza che mi ha fatta tornare indietro nel tempo di ben 17 anni fa, l’ultima volta che sono stata a Siena in occasione del matrimonio di mia cugina.
In questo articolo non scriverò nulla riguardo alla storia della città, ma cercherò di farvela ammirare attraverso le emozioni che mi ha trasmesso.

Ho contattato una quindicina di hotel ma solo in 5 hanno risposto, 3 in centro e due fuori Siena. L’idea di avere l’hotel in centro Siena, vicino al Duomo o in Piazza del Campo mi allettava ma nessuno faceva il trattamento di mezza pensione e io puntavo sul fatto di arrivare alla sera stanca e stravolta e sedermi a tavola, senza cercare a destra e a sinistra un posto per mangiare. 

L’hotel che ho scelto è fuori dalle mura, vicino a Porta Ovile, Hotel Moderno. La camera dell'hotel è piccina per noi tre ma per dormirci, va più che bene. 

                         
La chiave della camera, sicuramente non ce la si dimentica in tasca visto il peso e le dimensioni.
                                    
L’hotel risponde alle nostre esigenze: è comodo perché ha il parcheggio vicino e soprattutto è davanti ad una lunga scala mobile, dotata di 5 rampe, che in 10 minuti porta in centro Siena. L'ingresso dell'hotel è a sinistra dove ci sono i soliti due turisti, basta attraversare la strada e l'ingresso alle rampe è lì, accanto alle auto a destra. Direi non male per ciò che riguarda questo punto di riferimento.




                                      

Usciti dalle scale mobili, ci si trova davanti alla chiesa di San Francesco, situata in una splendida piazza dove ha anche la sede della polizia e un bel parco giochi per i bambini, tutto all’ombra.
Si prende via dei Rossi e la si percorre tutta: da una finestra si vede un busto di donna e avvicinandomi, mi sono accorta che è di marmo, fa davvero un bell’effetto vederla di prima impatto.


A metà strada, ho visto questo cartello e il dipinto e non potevo non fotografarlo!

                                             
I nomi delle vie sono suggestive, guardate.


Arrivati in fondo alla via, ci si trova in Via Banchi di sopra e a sinistra si è già in Piazza del Campo.Questa piazza la si può ammirare da diverse vie che la circondano, la metà sono in salita e tutte meritano uno sguardo perché ti fa vedere la piazza e la Torre in tutte le angolazioni.

Spero riusciate a vedere il mio video sottostante.



Questa mi piace moltissimo, la volta di una casa fa da cornice a questo splendido Palazzo Pubblico che ospita il Comune di Siena. Mentre eravamo lì, è stato celebrato un matrimonio ma che tristezza vedere una parte dei partecipanti con la mascherina e senza poter baciare e abbracciare gli sposi al termine della cerimonia.




Dentro la Piazza, si trova Fonte Gaia, ricca di abbellimenti in marmo lavorato.


Dopo un paio di giri intorno alla piazza ed entrando e uscendo dalle vie, ci ritroviamo a sederci in piazza a riposare le gambe.

La piazza è in discesa, ha la forma di conchiglia e questa sua disposizione permette di vederla bene da ogni angolo.Qui si svolgono le più importanti manifestazioni; ogni anno si corre il palio, la particolare corsa di cavalli, preceduta da uno splendido corteo storico (il 2 luglio e il 16 agosto, quest’anno saltati a causa dell’emergenza Covid).La piazza è territorio neutro in quanto i confini delle 17 contrade si interrompono proprio qui. 
10 sono le contrade che corrono a luglio in base ad un sorteggio, le altre 7 ad agosto.

Ne ho visto uno che ero piccina, ricordo una foto dove ero in braccio alla mia mamma ed eravamo in piazza ad attendere i cavalli, avrò avuto due anni, mia mamma conserva la foto gelosamente!



Ogni contrada ha dei colori dominanti che risplendono nei lampioni e negli angoli delle vie.
Durante la nostra girata in piazza, abbiamo visto il cast di Donnavventura che registravano la puntata andata poi in onda domenica 20 settembre (qui la potete vedere e ci siamo anche noi!)



Proseguiamo il nostro giro andando verso il Duomo, uno spettacolo per gli occhi per la sua maestosità costruita col marmo bianco di Carrara.
Fino a ottobre si potranno ammirare,oltre che al complesso museale del Duomo, anche i pavimenti che hanno scoperto dopo anni di copertura per preservarli.


Di fronte al Duomo, si trova il complesso museale di Santa Maria della Scala, fino ad un ventina di anni fa vi si trovava uno degli antichi ospedali d'Europa. All'interno delle ex sale operatorie ci sono favolosi dipinti sui soffitti,nei seminterrati si trova un Museo Archeologico dove si ammirano sale, tombe e cunicoli scavati nel tufo. 
Dietro al Duomo invece si trova la Cripta e una scalinata di marmo, dove si dice sia caduta Santa Caterina. Su un gradino vi è disegnata una croce che ricorda l'accaduto.



Una dolce sosta nel bar di Nannini, ora gestito dai figli Alessandro(ex pilota di formula 1) e Gianna(cantante). Vi consiglio di assaggiare i famosi ricciarelli di mandorle e quelli ricoperti di cioccolato, poi il panforte e infine un bel bicchiere di Vin santo dove intingere i cantucci alle mandorle o al cioccolato.

Per chi ama il miele, nei negozi si trovano gusti davvero sfiziosi come all'edera, girasole, eucalipto, erica, elicriso, castagno, oltre ai classici millefiori e acacia.
Il tour termina con la visita in via delle Sperandie dove ci porta in un parco collinare e si ammira il bel panorama sulla campagna senese e la veduta del Monastero di Sant' Eugenio.
 In questo parco nascosto si trova la Fonte delle Monache dove le suore lavavano i panni senza essere viste. E' stato scoperto diversi anni fa, dopo una approfondita pulizia del parco.
Ingresso ai fontini delle Monache, tramite appuntamento con mio zio che ha le chiavi e che porta i turisti che vogliono vederli!
A sinistra si vede una vasca del fontino esterno, eccolo qui  meglio fotografato.


Si entra in questo cunicolo facendo attenzione a non scivolare nel tufo bagnato

Davanti ai nostri occhi, ci accoglie la prima vasca di acqua, dove le monache lavavano i panni e si approvvigionavano di acqua potabile, conservata nei bottini

  

                                                    


Questo fontino è stato completamente ripulito dal fango e ricostruita in parte la scala.
Queste sotto sono le foto che ho fatto di come era una volta, durante il ritrovamento, perdonate la qualità delle immagini ma di meglio non potevo fare!



Naturalmente ogni angolo di Siena è affascinante, soprattutto i sotterranei. Dagli scorci tra un palazzo e l'altro si possono ammirare chiese e edifici storici.
Davanti ai turisti si può ammirare la Basilica di San Domenico che all'interno si trova l'affresco di Santa Caterina (affresco ritratto quando la Santa era ancora in vita e la reliquia della testa. Poco sotto la basilica si trova il Santuario di Santa Caterina, dove lei nacque, casa dove si può visitare l'oratorio della cucina e la sua camera.

Il nostro viaggio termina qui, con le cene in hotel dove ci hanno trattato con riguardo e coccolati. Abbiamo gustato abbondanti colazioni, cosa che a casa ogni tanto faccio.

Abbiamo assaporato piatti tipici toscani come i crostini e i salumi, le tagliatelle fatte a mano condite al sugo di cinghiale, deliziato i palati con la carne toscana grigliata.



Grazie al cameriere Marco, al cuoco, a tutto lo staff dell'hotel che ha reso la nostra vacanza indimenticabile.

SIENA E' UNA CITTÀ' CHE NON MI STANCHERÒ MAI DI VISITARE NE' CON LE GAMBE, NE' COL CUORE, METTE UNA CARICA INTERIORE E UNA VOGLIA DI SCOPRIRLA COME SE FOSSE LA PRIMA VOLTA. 
CHE DIRE DELL'ACCENTO TOSCANO CHE MI TORNA QUANDO SONO NELLA MIA AMATA CITTÀ'!
SUVVIA, NON VO' FATTO VENIR VOGLIA D'ANDARCI???





martedì 29 settembre 2020

ancora giornate quasi primaverili!

Domenica 27 settembre è stata ancora una bella giornata solare con l'aria primaverile, anche se mattino e sera ha iniziato a fare freddino. Io ne ho approfittato di mettermi sul balcone a ricamare qualcosa per Halloween... 

...mentre marito e figlio lavoravano in giardino, tagliando l'erba e a ritirare le piante in casa. La pacchia è durata poco perchè è scattata l'ora della merenda, che ho risolto dando agli affamati una crostata morbida al cacao con copertura di cioccolato.


Chissà quanto dureranno queste belle giornate! A me piacciono molto perchè mi danno ancora tanta energia!

venerdì 25 settembre 2020

Mini vacanza in Toscana: ricordi nel paesino dell'infanzia. Terza tappa

 Dopo San Gimignano e Montalcino, posto riconosciuto in tutto il mondo per il vino Brunello, mi sono spostata di una decina di chilometri a vedere l'abbazia Sant'Antimo, solo esternamente perchè era ancora chiusa nel momento in cui ero lì.

E' una chiesa abitata da 8 monaci che curano un bel giardino di piante aromatiche(aperto al pubblico e gratuito).

Da bambina ci andavo spesso, si poteva visitare l'abbazia in ogni momento e assistere alle messe con i canti gregoriani. 

Questa foto mi piace moltissimo, con uno sguardo si abbracciano sia il paese(Castelnuovo dell'Abate) che l'abbazia, due pezzi di storia!

In questo luogo c'è solo l'Abbazia e tutt'intorno la collina di piante e arbusti vari. Si sono scelti proprio un luogo silenzioso per trascorrere il tempo.
Merita una visita all'interno e mettersi col naso in su a vedere i decori sulle colonne e i dipinti.
Lasciata l'abbazia, a circa 500 metri più avanti si affaccia il borgo medioevale situato su una piccola collina dove ha vissuto per tanti anni mia mamma prima di trasferirsi a Torino e dove io ci sono andata fino all'età di 25 anni.

Ci dà il benvenuto il pugno di case che si trova sotto, chiamato Borgo di sotto, c'è sempre la trattoria lì a destra e ne ho vista un'altra dalla parte opposta.

Ci sono due strade (non ho fotografato quella di destra!) entrambe con salite. Noi abbiamo preso quella di sinistra che è più ripida.

Da questa immagine si ha un pochino l'idea della pendenza. Sopra la scritta Abate, c'era un forno che faceva delle pizze rosse fa-vo-lo-se, pomodoro e capperi o semplicemente bianca. Quanta ne ho mangiata. Se chiudo gli occhi sento ancora il profumo di pane e pizze appena sfornate. Naturalmente le pizze andavano prenotate per non avere avanzi e in estate non avanzava mai!

Sarebbe bello rivedere quella porta bianca aperta e guardare cosa è diventato il vecchio forno!

Davanti all'ex forno, c'è un bel giardino con tante piante, dove stare comodamente seduti anche al pomeriggio per stare freschi.

Veduta dal giardino, laggiù, dove c'è il suv bianco (la nostra auto!!!), c'erano le scuole, ora pare abbandonata.
Dove invece c'è quel telo azzurro, una volta c'era una banca. Ora c'è una rivendita di vini, se non ho letto male l'insegna.

                              

                              

Ora passiamo a visitare il borgo. 
Dall'arco inizia la via principale che si chiama Via Borgo di Mezzo
   

Siamo passati sotto l'arco, ora ci giriamo un attimo a scattare un paio di foto!

Una cartolina, dove il tempo si è fermato, i colori sono naturali, non ho usato nessun filtro in nessuna foto che ho pubblicato.

Ci giriamo nuovamente e davanti a noi c'è la piazzetta,(coperta dal camioncino) completamente rifatta, al centro c'era una fontana, ora c'è una specie di pozzo.



Ho sempre due turisti invadenti che mi hanno seguito durante tutta la mia mini vacanza.


Di fronte alla piazzetta, restano le rovine del negozietto che era di Enzo e Luciana, vendevano di tutto, dai detersivi agli alimenti, gli odori si mischiavano ma nessuno ci faceva caso, (lo vedete alle spalle del turista!)
Ora mi piange il cuore vedere tutto abbandonato, bottega e casa sopra.



Proseguiamo via Borgo di Mezzo.

Davanti all'auto della postina c'è ancora il negozietto di alimentari, una volta era di Rosetta, ora non so se ci sia il figlio o altri. E' l'unico che è rimasto e che vende di tutto. Si vede l'insegna della rivendita di sali e tabacchi.

Questo portoncino che si vede in basso a destra era l'ingresso della nostra casina.

Mi affacciavo in una delle quattro finestre di sopra, dove c'era una grande camera e nelle altre due la cucina con la stufa a legna.
Sotto c'erano le altre stanze.

Ci si sedeva su quelle scale, si faceva l'uncinetto con le signore delle case accanto, si chiacchierava e si lavorava! Loro preparavano i corredi ad uncinetto per le future spose o ricamavano le lenzuola, io invece creavo i centrini.

Al fondo della via, si trova la chiesa della Madonna.

A destra si trova un bel palazzo e al piano terra tempo fa c'era la posta, è rimasta solo la buca dove imbucare le lettere, ma è chiusa con una fascia di ferro.

La casina vista dalla strada che sale fin su e pare che ti entri in casa!

A sinistra si trova la via parallela alla via principale, Via borgo di sotto

La veduta della via, con le sedie per stare a ciacolare!



Scendiamo giù per questa stradina.
                                               

Andiamo ai fontini, dove le donne andavano a lavare i panni poichè non in tutte le case c'erano i bagni e le lavatrici non esistevano. Metri e metri di lenzuola bianche stese al sole e svolazzanti dall'aria che qui tira sempre.
Ora quella struttura è chiusa e c'è una sorta di magazzino di un orto.

Sopra si trova una stradina, piena di casette.
Una è questa, dove viveva la mia bisnonna. Una signora che era lì fuori mi ha detto che hanno ristrutturato il casolare tre anni fa perchè era crollata.

Ricordo l'entrata che si affacciava alla grande cucina con la stufa e a sinistra la camera patronale.

Questa invece era al casa dove abitava la proprietaria dell'altro negozio di alimentari, che tutt'oggi esiste ma è gestito da altri.

Lascio questo luogo dove il tempo pare si sia fermato a quando ero bambina, con un pizzico di nostalgia per le belle estati passate qui, seduta sul muraglione della posta insieme agli altri bimbi. 

Ciao Castelnuovo dell'Abate, ho voluto portare mio figlio e fargli respirare un pizzico di emozione e della mia infanzia!

Dedico questo lungo articolo alla mia mamma sperando di averle fatto rivivere momenti piacevoli, trascorsi in questo paesino.




martedì 22 settembre 2020

Homework, pannello terminato

Finalmente ho portato a termine sia il ricamo che la cucitura di questo simpatico pannellino che avevo pubblicato il 18 febbraio e che trovate qui.
Ho fatto la traduzione sotto usando un alfabeto che mi piace moltissimo.
Dopo aver scelto le stoffe, tagliate, cucite, cucito anche la leggera imbottitura, il risultato è questo.
Ho tagliato un bastoncino preso al brico, cucito la serpentina come fossero anellini e messa anche intorno al bastoncino per appenderlo. Ho cucito anche due bottoncini di legno, visto che ne ho diversi.

Direi che è perfetto!!!!