Il mio motto

Ogni cosa ha il suo tempo.
Bisogna solo avere la pazienza e la forza di aspettare.

venerdì 25 settembre 2020

Mini vacanza in Toscana: ricordi nel paesino dell'infanzia. Terza tappa

 Dopo San Gimignano e Montalcino, posto riconosciuto in tutto il mondo per il vino Brunello, mi sono spostata di una decina di chilometri a vedere l'abbazia Sant'Antimo, solo esternamente perchè era ancora chiusa nel momento in cui ero lì.

E' una chiesa abitata da 8 monaci che curano un bel giardino di piante aromatiche(aperto al pubblico e gratuito).

Da bambina ci andavo spesso, si poteva visitare l'abbazia in ogni momento e assistere alle messe con i canti gregoriani. 

Questa foto mi piace moltissimo, con uno sguardo si abbracciano sia il paese(Castelnuovo dell'Abate) che l'abbazia, due pezzi di storia!

In questo luogo c'è solo l'Abbazia e tutt'intorno la collina di piante e arbusti vari. Si sono scelti proprio un luogo silenzioso per trascorrere il tempo.
Merita una visita all'interno e mettersi col naso in su a vedere i decori sulle colonne e i dipinti.
Lasciata l'abbazia, a circa 500 metri più avanti si affaccia il borgo medioevale situato su una piccola collina dove ha vissuto per tanti anni mia mamma prima di trasferirsi a Torino e dove io ci sono andata fino all'età di 25 anni.

Ci dà il benvenuto il pugno di case che si trova sotto, chiamato Borgo di sotto, c'è sempre la trattoria lì a destra e ne ho vista un'altra dalla parte opposta.

Ci sono due strade (non ho fotografato quella di destra!) entrambe con salite. Noi abbiamo preso quella di sinistra che è più ripida.

Da questa immagine si ha un pochino l'idea della pendenza. Sopra la scritta Abate, c'era un forno che faceva delle pizze rosse fa-vo-lo-se, pomodoro e capperi o semplicemente bianca. Quanta ne ho mangiata. Se chiudo gli occhi sento ancora il profumo di pane e pizze appena sfornate. Naturalmente le pizze andavano prenotate per non avere avanzi e in estate non avanzava mai!

Sarebbe bello rivedere quella porta bianca aperta e guardare cosa è diventato il vecchio forno!

Davanti all'ex forno, c'è un bel giardino con tante piante, dove stare comodamente seduti anche al pomeriggio per stare freschi.

Veduta dal giardino, laggiù, dove c'è il suv bianco (la nostra auto!!!), c'erano le scuole, ora pare abbandonata.
Dove invece c'è quel telo azzurro, una volta c'era una banca. Ora c'è una rivendita di vini, se non ho letto male l'insegna.

                              

                              

Ora passiamo a visitare il borgo. 
Dall'arco inizia la via principale che si chiama Via Borgo di Mezzo
   

Siamo passati sotto l'arco, ora ci giriamo un attimo a scattare un paio di foto!

Una cartolina, dove il tempo si è fermato, i colori sono naturali, non ho usato nessun filtro in nessuna foto che ho pubblicato.

Ci giriamo nuovamente e davanti a noi c'è la piazzetta,(coperta dal camioncino) completamente rifatta, al centro c'era una fontana, ora c'è una specie di pozzo.



Ho sempre due turisti invadenti che mi hanno seguito durante tutta la mia mini vacanza.


Di fronte alla piazzetta, restano le rovine del negozietto che era di Enzo e Luciana, vendevano di tutto, dai detersivi agli alimenti, gli odori si mischiavano ma nessuno ci faceva caso, (lo vedete alle spalle del turista!)
Ora mi piange il cuore vedere tutto abbandonato, bottega e casa sopra.



Proseguiamo via Borgo di Mezzo.

Davanti all'auto della postina c'è ancora il negozietto di alimentari, una volta era di Rosetta, ora non so se ci sia il figlio o altri. E' l'unico che è rimasto e che vende di tutto. Si vede l'insegna della rivendita di sali e tabacchi.

Questo portoncino che si vede in basso a destra era l'ingresso della nostra casina.

Mi affacciavo in una delle quattro finestre di sopra, dove c'era una grande camera e nelle altre due la cucina con la stufa a legna.
Sotto c'erano le altre stanze.

Ci si sedeva su quelle scale, si faceva l'uncinetto con le signore delle case accanto, si chiacchierava e si lavorava! Loro preparavano i corredi ad uncinetto per le future spose o ricamavano le lenzuola, io invece creavo i centrini.

Al fondo della via, si trova la chiesa della Madonna.

A destra si trova un bel palazzo e al piano terra tempo fa c'era la posta, è rimasta solo la buca dove imbucare le lettere, ma è chiusa con una fascia di ferro.

La casina vista dalla strada che sale fin su e pare che ti entri in casa!

A sinistra si trova la via parallela alla via principale, Via borgo di sotto

La veduta della via, con le sedie per stare a ciacolare!



Scendiamo giù per questa stradina.
                                               

Andiamo ai fontini, dove le donne andavano a lavare i panni poichè non in tutte le case c'erano i bagni e le lavatrici non esistevano. Metri e metri di lenzuola bianche stese al sole e svolazzanti dall'aria che qui tira sempre.
Ora quella struttura è chiusa e c'è una sorta di magazzino di un orto.

Sopra si trova una stradina, piena di casette.
Una è questa, dove viveva la mia bisnonna. Una signora che era lì fuori mi ha detto che hanno ristrutturato il casolare tre anni fa perchè era crollata.

Ricordo l'entrata che si affacciava alla grande cucina con la stufa e a sinistra la camera patronale.

Questa invece era al casa dove abitava la proprietaria dell'altro negozio di alimentari, che tutt'oggi esiste ma è gestito da altri.

Lascio questo luogo dove il tempo pare si sia fermato a quando ero bambina, con un pizzico di nostalgia per le belle estati passate qui, seduta sul muraglione della posta insieme agli altri bimbi. 

Ciao Castelnuovo dell'Abate, ho voluto portare mio figlio e fargli respirare un pizzico di emozione e della mia infanzia!

Dedico questo lungo articolo alla mia mamma sperando di averle fatto rivivere momenti piacevoli, trascorsi in questo paesino.




martedì 22 settembre 2020

Homework, pannello terminato

Finalmente ho portato a termine sia il ricamo che la cucitura di questo simpatico pannellino che avevo pubblicato il 18 febbraio e che trovate qui.
Ho fatto la traduzione sotto usando un alfabeto che mi piace moltissimo.
Dopo aver scelto le stoffe, tagliate, cucite, cucito anche la leggera imbottitura, il risultato è questo.
Ho tagliato un bastoncino preso al brico, cucito la serpentina come fossero anellini e messa anche intorno al bastoncino per appenderlo. Ho cucito anche due bottoncini di legno, visto che ne ho diversi.

Direi che è perfetto!!!!

venerdì 18 settembre 2020

mini vacanza in Toscana, tappa a Montalcino. Parte seconda

 Proseguo il racconto del mio viaggetto in Toscana e più precisamente la tappa è quella fatta a Montalcino, in provincia di Siena.

Montalcino è un paese in cima ad una delle tante colline toscane. La specialità è il vino, tra il Chianti, il rosso di Montalcino e il famoso Brunello. Non mancano i negozi che vendono vini, mieli e formaggi. Ho assaggiato tanti tipi di mieli e quello che preferisco è al girasole e all'edera che spalmo su formaggi semi stagionati e stagionati.

Sulla piazza principale c'è questo negozietto che ho fotografato per divertimento.



Il negozio è proprio dietro agli ombrelloni gialli, lo vedete?!?!?!

Campanile visto dal lato opposto, molto soleggiato.

Due torri con uno scatto! Abbiamo pure trovato il mercato ma nulla di eccezionale.

Non ho avuto il piacere di assaggiare il gelato al vino perchè era mattina, altrimenti lo avrei fatto volentieri! 

Vino ne abbiamo?

C'è l'imbarazzo della scelta: ti piace il negozio piccino come cantina, oppure grande come una boutique?

Difficile decisione, iniziamo a guardare le etichette, quelle che ci saltano subito agli occhi!

Venite con me che vi porto dentro le vie di Montalcino, mettetevi delle scarpe comode!!!

Molte delle viette sono abbastanza ripide, ognuna ha il corrimano altrimenti sai che scivolate quando piove!

Versione con turista, riuscite a rendervi conto del dislivello?

Altra via, guardate che meraviglia le piastrelle di queste due vie, anche se sono state rifatte, sembra di vivere nel passato...manca poco che riusciamo anche a vedere qualche carrozza!




Camminare tra questi borghi, sentire l'accento forte toscano, la gentilezza delle persone, il sorriso che ti fanno quando quando volgi lo sguardo per aria ai balconi o finestre finemente decorati o semplicemente molto fioriti, mi dà davvero una pace interiore che la città non dà!


Scorci panoramici, sembra quasi di invadere le loro proprietà, invece ci si ritrova in angoli caratteristici, di mura antiche che niente farà crollare.


Il tempo si è fermato, pare una fotografia degli anni 60 con la vespa messa lì.


Dentro un negozio di alimentari, ho visto questo e ho chiesto se potevo fare uno scatto all'ingresso della cantina, con le ciotole di rame appese al muro di pietra, uno spettacolo!

Salendo su su per una via abbastanza ripida, abbiamo trovato davanti ai nostri occhi questa Cattedrale del Santissimo Salvatore.


Mettiti in posa a modino così mamma ti fa una foto seria!

Immortaliamo anche quel simpatico signore con la macchina fotografica che sta guardando la mamma!

Mamma ma una fotina te ed io non la facciamo? Però seri, come due attori del cinema!

Ma così non si vede quanto solo alto, facciamo un'altra! Ecco il piccolo di casa accontentato!

in giro ho visto le targhe descrittive in ottone, che sono molto belle da vedere.

Santuario Madonna del Soccorso, fotografata al volo dall'auto!



Infine la magica Fortezza, si può fare il giro del perimetro tutto intorno.



Dentro una volta ci facevano le sagre, ora è chiuso per scavi, sicuramente c'è qualcosa di interessante lì sotto, visto i vari archeologi che scavavano con paletta, scopetta e retino. Bello vedere questo lavoro dal vivo, come puliscono il pietrisco dalla terra.

Questo è il mio piccolo diario di viaggio; peccato non poter farvi sentire anche i profumi degli aromi che si diffondono nelle vie durante l'ora di pranzo e cena, un mix di rosmarino, salvia e quel profumo di carne( forse cinghiale) rosolato e sfumato al vino rosso!

Al prossimo giro.



venerdì 11 settembre 2020

Mini vacanza in Toscana, tappa a San Gimignano. Prima parte

 Eccomi a raccontarvi la mia mini vacanza in Toscana, a rivedere i luoghi in cui andavo da bambina, Siena, San Gimignano, Montalcino, Sant'Antimo e Castelnuovo dell'Abate, paesello dove abitava mia mamma.

In due giorni ho organizzato il viaggio, le soste, scelto l'hotel, cercando di pianificare ogni giornata!

Per una volta siamo andati via senza camper e soggiornato in un albergo per essere liberi di girare ma avere nello stesso tempo un punto di riferimento. 

Per chi ama la storia, le torri, i paesini con le vie che salgono e scendono, consiglio San Gimignano che è interdetta alle auto. C'ero stata nel 2000 durante il G7 di Genova, dove avevo trascorso un paio di giorni, girando nei dintorni.

Siamo partiti giovedì mattina prestissimo per poterci fermare a San Gimignano, perso tra le colline verdi che lo circondano, a vedere le sue torri, a girare su e giù per quelle viette; sembrava di essere in una favola. 

San Gimignano è un paesino collinare, in provincia di Siena, noto per le sue torri(rimaste solo 13 su 72) e i suoi affreschi che vale la pena di vedere in alcuni palazzi anche dall'esterno.


Questo è un angolino panoramico che adoro perché si apre in una vallata straordinaria


Ci sono moltissimi negozi di alimenti di formaggi, salumi e vini carucci come l'oro e visto solo una panetteria! 

Non ho acquistato nulla perché oramai tutto si trova anche negli ipermercati.

Però è sempre molto goloso vedere queste bontà locali. Il pecorino sotto paglia o sotto le foglie di noci è buonissimo!

Riuscite a sentire il profumo di questi salami? Quello al cinghiale ha un gusto forte e intenso che lascia in bocca un buon sapore,mentre il salame al tartufo non mi piace. Il mio preferito resta il classico salame toscano.

La tipica pasta toscana è chiamata "pici", semplice farina acqua e sale. Li farò a breve con l'aiuto di mio figlio e li pubblicherò nella sezione "cucinate con me".
Vanno conditi con un ottimo ragù, soprattutto se è al cinghiale!
Il resto delle paste come tagliolini o paste colorate di trovano in tutta Italia.

Peccato che avevo sempre questi due turisti intorno e non sono riuscita a fare delle foto senza gli essere umani!!!!

Questa è una delle porte che permette l'accesso a San Gimignano, si lascia l'auto fuori delle mura in uno dei vari parcheggi a pagamento, poi si gira tranquillamente in poco più di un'oretta se non si vanno a vedere i musei o su per le torri.

        
Avevo già visitato nel 2000 il museo delle torture e vi lascio vedere solo l'ingresso!

                                     

Ultimo saluto alla Piazzetta del Duomo per una piccola siesta.

Ciao Ciao San Gimignano, ciao a tutte le tue torri, è stato un bel pomeriggio rivederti dopo tanti anni.

Abbiamo poi proseguito verso Siena, nell'hotel scelto, comodo perché proprio davanti alle 5 rampe di scale mobili che ti portano su a Siena: in 10 minuti di orologio si è in Piazza del Campo.
I soliti turisti sono davanti alla porta di ingresso e dove ci sono le auto a destra, c'è l'entrata della scala mobile, comodissima.

Un saluto da questi tre turisti sfiniti il primo giorno di vacanza, tra ore di viaggio e lunghe camminate!

Tra qualche giorno proseguirò il racconto.