Dopo San Gimignano e Montalcino, posto riconosciuto in tutto il mondo per il vino Brunello, mi sono spostata di una decina di chilometri a vedere l'abbazia Sant'Antimo, solo esternamente perchè era ancora chiusa nel momento in cui ero lì.
E' una chiesa abitata da 8 monaci che curano un bel giardino di piante aromatiche(aperto al pubblico e gratuito).
Da bambina ci andavo spesso, si poteva visitare l'abbazia in ogni momento e assistere alle messe con i canti gregoriani.
Questa foto mi piace moltissimo, con uno sguardo si abbracciano sia il paese(Castelnuovo dell'Abate) che l'abbazia, due pezzi di storia!
In questo luogo c'è solo l'Abbazia e tutt'intorno la collina di piante e arbusti vari. Si sono scelti proprio un luogo silenzioso per trascorrere il tempo.
Merita una visita all'interno e mettersi col naso in su a vedere i decori sulle colonne e i dipinti. Lasciata l'abbazia, a circa 500 metri più avanti si affaccia il borgo medioevale situato su una piccola collina dove ha vissuto per tanti anni mia mamma prima di trasferirsi a Torino e dove io ci sono andata fino all'età di 25 anni.
Ci dà il benvenuto il pugno di case che si trova sotto, chiamato Borgo di sotto, c'è sempre la trattoria lì a destra e ne ho vista un'altra dalla parte opposta.
Ci sono due strade (non ho fotografato quella di destra!) entrambe con salite. Noi abbiamo preso quella di sinistra che è più ripida. Da questa immagine si ha un pochino l'idea della pendenza. Sopra la scritta Abate, c'era un forno che faceva delle pizze rosse fa-vo-lo-se, pomodoro e capperi o semplicemente bianca. Quanta ne ho mangiata. Se chiudo gli occhi sento ancora il profumo di pane e pizze appena sfornate. Naturalmente le pizze andavano prenotate per non avere avanzi e in estate non avanzava mai!
Sarebbe bello rivedere quella porta bianca aperta e guardare cosa è diventato il vecchio forno!
Davanti all'ex forno, c'è un bel giardino con tante piante, dove stare comodamente seduti anche al pomeriggio per stare freschi.
Veduta dal giardino, laggiù, dove c'è il suv bianco (la nostra auto!!!), c'erano le scuole, ora pare abbandonata.
Dove invece c'è quel telo azzurro, una volta c'era una banca. Ora c'è una rivendita di vini, se non ho letto male l'insegna.
Ora passiamo a visitare il borgo.
Dall'arco inizia la via principale che si chiama Via Borgo di Mezzo
Siamo passati sotto l'arco, ora ci giriamo un attimo a scattare un paio di foto!
Una cartolina, dove il tempo si è fermato, i colori sono naturali, non ho usato nessun filtro in nessuna foto che ho pubblicato.Ci giriamo nuovamente e davanti a noi c'è la piazzetta,(coperta dal camioncino) completamente rifatta, al centro c'era una fontana, ora c'è una specie di pozzo. Ho sempre due turisti invadenti che mi hanno seguito durante tutta la mia mini vacanza. Di fronte alla piazzetta, restano le rovine del negozietto che era di Enzo e Luciana, vendevano di tutto, dai detersivi agli alimenti, gli odori si mischiavano ma nessuno ci faceva caso, (lo vedete alle spalle del turista!)
Ora mi piange il cuore vedere tutto abbandonato, bottega e casa sopra.
Proseguiamo via Borgo di Mezzo.Davanti all'auto della postina c'è ancora il negozietto di alimentari, una volta era di Rosetta, ora non so se ci sia il figlio o altri. E' l'unico che è rimasto e che vende di tutto. Si vede l'insegna della rivendita di sali e tabacchi.
Questo portoncino che si vede in basso a destra era l'ingresso della nostra casina.
Mi affacciavo in una delle quattro finestre di sopra, dove c'era una grande camera e nelle altre due la cucina con la stufa a legna. Sotto c'erano le altre stanze.
Ci si sedeva su quelle scale, si faceva l'uncinetto con le signore delle case accanto, si chiacchierava e si lavorava! Loro preparavano i corredi ad uncinetto per le future spose o ricamavano le lenzuola, io invece creavo i centrini.
Al fondo della via, si trova la chiesa della Madonna.
A destra si trova un bel palazzo e al piano terra tempo fa c'era la posta, è rimasta solo la buca dove imbucare le lettere, ma è chiusa con una fascia di ferro.
La casina vista dalla strada che sale fin su e pare che ti entri in casa!
A sinistra si trova la via parallela alla via principale, Via borgo di sotto
La veduta della via, con le sedie per stare a ciacolare!
Scendiamo giù per questa stradina.
Andiamo ai fontini, dove le donne andavano a lavare i panni poichè non in tutte le case c'erano i bagni e le lavatrici non esistevano. Metri e metri di lenzuola bianche stese al sole e svolazzanti dall'aria che qui tira sempre.
Ora quella struttura è chiusa e c'è una sorta di magazzino di un orto.
Sopra si trova una stradina, piena di casette.
Una è questa, dove viveva la mia bisnonna. Una signora che era lì fuori mi ha detto che hanno ristrutturato il casolare tre anni fa perchè era crollata.
Ricordo l'entrata che si affacciava alla grande cucina con la stufa e a sinistra la camera patronale.
Questa invece era al casa dove abitava la proprietaria dell'altro negozio di alimentari, che tutt'oggi esiste ma è gestito da altri.
Lascio questo luogo dove il tempo pare si sia fermato a quando ero bambina, con un pizzico di nostalgia per le belle estati passate qui, seduta sul muraglione della posta insieme agli altri bimbi.
Ciao Castelnuovo dell'Abate, ho voluto portare mio figlio e fargli respirare un pizzico di emozione e della mia infanzia!
Dedico questo lungo articolo alla mia mamma sperando di averle fatto rivivere momenti piacevoli, trascorsi in questo paesino.